Hai visto? C’è la festa
Dei popoli padani
Bada: non del popolo,
Ma dei popoli padani
E allora quanti sono
I popoli padani?
Domanda assai complessa
Ripassa un po’ domani
Domani eccomi qui
Pronto alla risposta
Dunque dato atto
Che i popoli padani
Sono almeno due
Non vedo le ragioni
Per cui non siano tre
O quattro o anche di più
Anzi, tutti gli elementi
Presi in considerazione
Natura e cultura
E gioco del pallone
Posso alfin rispondere
Che i popoli padani
Di certo non son meno
Di qualche e più milione
Si arriva a tal totale
Spiegando i conti arcani:
In ogni condominio
Che conti quattro piani
Ci sono almeno otto
Popoli padani
Un per ogni alloggio
- esclusi invero i cani!
Io e i miei figli essendo
Dunque un popolo padano
Oltre che festeggiare
Difenderci dobbiamo
Da quell’infame popolo
Che sta su noi di un piano
Ci scopano le briciole
Son sporchi e fan baccano
Vedrai che bella festa
Quando li pigliamo
Sarà la bella festa
Di un popolo padano
ARCHIPLANO
L' Archiblenda ha un motore di treno al molibdeno giuntato con cernierinicci corti a gomito buam tun tun buam tun tun buam buam tun tun la parte terminale è un ossoplente a legno dai pistoncini di vetro-brivido brasato striii striii striii diii striii sulla biella torsionata si cancangia un sensore biometalla fischiante prinpron prinpron prinpron
L'Archipicchio invece in blocco sta in collo allo scapicchio con due ferri avvitati alla camera di scoppio damdumdum damdumdum dumdum se lo scuoti il pulsante clanga perchè s'è rotto l'attormizzatore praclangclang praclangclang pran sul di dietro la vernice cade a spacchi ed il vento fa brillare i cacciacicci vac-chivac-chivac-vac Insieme fanno un Archiplano straordinario dalla linea turbolesta e perforante prahi calè prahi calè olè la tastiera dei comandi è a schermo liquido informale lucida di zarzo penta-biflettente digitale sgisà sgisà sat il portello meccanato rapido spantana e senza il minimo ronzio s'olìa nel mezzo tran tran tran
E l'Archiplano assemblato straordinario cascavola come un chirottero o una palla se in giù va digrignando appicca lo schedario sui capelli invece slitta con un grido di battaglia di ferraglia
E da ultimo inghiotte un razzo centenario
ruttando come un vero faccitalia
ruttando come rutta la plebaglia!
(Archiplano, 1981)
(Archiplano, 1981)
ACCIPICCHIA!
ACCIPICCHIA, CHE SGARGIANTE LA CREATURA VOLPARLANTE DI ARCHIPLANO! MEZZO UCCELLO ALLA DEPERO MEZZO DRONE LEONARDIANO. BLU E ROSSO ROMBA A TERRA, TWITTA IN CIELO COI VOLANTI FUTURISTI, CON LE MACCHINE CONIGLIE CHE FAN FIGLI. INFORNATE DI PAROLE, FILASTROCCHE PITTURATE, STRAMPALATE, NATE STRANE. ARCHIBLENDA! BIOMETALLA! TURBOLESTO, PERFORANTE COME BECCA, COME PICCHIA L'ARCHIPICCHIO DI ARCHIPLANO!
(Franco Canavesio 12 gennaio 2016)
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