Seduta su una sedia da campeggio
sul ciglio della strada provinciale
lontana dal più prossimo paese
sperduta in mezzo ai campi pronta al peggio
sotto un grigio sole settentrionale
immobile nel tempo delle attese
il pallido sole settentrionale
indifferente alle peggiori offese
mal truccata, mal vestita, incompiuta,
sta come statua una prostituta
Intorno a lei mucchi di spazzatura
talvolta un'auto che scorre veloce
ed ogni tanto qualcuna si ferma
vedendo la donna di pelle scura
intorno a lei un deserto atroce
urlano i naufraghi di terraferma
ma l'urlo è un silenzio senza voce
senza speranza di umana conferma
non ha più fede nel Dio che aiuta
lei, la donna nera, la prostituta
Intorno a lei un mondo differente
da quello al quale siamo abituati
di affetti veri e cortesie tra pari
intorno a lei un deserto rovente
dove un gesto mùtila i malati
stritola i perdenti ed arma i sicari
cancella gli sconfitti e gli umiliati
domina schiavi e clandestini vari
dove la strada di casa è perduta
dove la donna nera è prostituta
Venuta dall'altra parte del mondo
dov' è vissuta ed è stata bambina
dove ha studiato per far la maestra
ora pratica il commercio più immondo
rinchiusa in una vita clandestina
e chi sei tu che stando alla finestra
tranci giudizi come una faina
su tale umanità turpe e maldestra
che contratta a poche lire un rapporto
per riscattare il proprio passaporto?
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