il velo di sua madre
ha salutato allegro
lasciando il cielo d'Africa al tramonto
la notte dopo Pietro
è sprofondato in mare
ed è rimasto indietro ad affogare
poi inizia la deriva
Giovanni ha tanta sete
e non può bere altro che saliva
Tommaso non credeva
a tutto quel calvario
e Giacomo consulta il calendario
Taddeo consolava
Giuda che imprecava
maledicendo i soldi già pagati
Filippo resta fisso
con gli occhi all'orizzonte
cercando ombra di monte od una nave
venne il terzo giorno
nulla da mangiare
intorno a loro mare desolato
il motore è spento
finito il carburante
Andrea emette un rantolo e un lamento
Maria Maddalena
scorge una balena
e si rannicchia a poppa per paura
il buon Samaritano
le tiene la mano
Europa scintillante di ricchezza
Bartolomeo s'accende
l'ultima sigaretta
ed anche lui s'apposta di vedetta
poi s'alzano le onde
la barca si contorce
e sembra inabissarsi a ogni momento
infine al quarto giorno
quasi verso sera
fu la guardia costiera ad incontrarli
Cristo clandestino
arrivò al mattino
seduto dentro il fondo di un barcone
zuppo e spaventato
dai flutti di tempesta
trovati nel Canale di Sicilia
Poveri Cristi, senza essere una battuta, nè blasfemismo. Stesso popolo, in tutto il mondo. Poveri. Poveri come noi. Dentro soltanto alcuni, in tutti i due i modi altri... quale sfortuna nascere in posti così deturpati dall'odio. sfuggire alla povertà è prerogativa naturale. L'uomo primitivo, senza confini definiti, volgeva lo sgurado costantemente a una nuova fonte di sopravvivenza, cibo, acqua, rifugio. Le regole, come tali dovrebbero garantire, regolamentare. Basterebbe che tutto finzionasse con l'impegno e il dovere. Chiedere troppo. Forse no. Ma negare come si può. Cristo clandestino, lo fu veramente, fin da piccino..per le siue doti naturali, meravigliose che ne facevano un mostro e spaventava gli altri bambini. La sua eloquenza, il suo vivere come miracolo, spaventava. E allora migrare, spostarsi di villaggio in villaggio. Uno stile di vita? Un piacere?... o solo necessità. Sopravvivenza. Mettiamoci nei loro panni. Solo 10 minuti. Pensiamo a un fuori casa, fatto di cecchini. Mine. Forse la morte al primo angolo di strada, forse al mercatino rionale, forse a scuola, o in ospedale. Peggio nella strada dove nessuno accorre in aiuto. Li un cadavere fra le macerie per settimane. Il dubbio quotidiano della prigine se parli contro il governo o ciò che rimane. Cristo clandestino.
RispondiEliminaSei più credente tu di tanti "berlica-balaustre" di mia conoscenza.... In questa domenica, dove si vive la passione di Cristo crocifisso, ci ricordi che tanti poveri Cristi sono qui fra noi, non più inchiodati a quattro assi, ma annegati come cuccioli indesiderati.Grazie, Nicola. Sei un testimone inappuntabile. Ti voglio bene anche per questo motivo, fra i tanti altri.
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