Ma perché, mi chiedo,
quando non ti vedo,
mi viene nostalgia
del tuo bel viso?
Ma perché, domando,
se non ci sei entrando,
mi manca così tanto
il tuo sorriso?
Ma perché, interpello,
quando sto in tinello,
sogno che tu arrivi
senz’avviso?
Ma perché, quesito,
se il tempo è infinito,
con te è così breve
il paradiso?
Ma perché, indovinello,
se manca il tuo rovello,
non mi sento vivo,
bensì ucciso?
Ma perché, questiono,
privato del tuo suono,
la voce mi si inceppa
e son deriso?
Ma perché, argomento,
se tu sei un tal tormento,
non smetto di pensare
al tuo bel viso?
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