forse ad Amburgo non ci capiamo
nemmeno se parliamo in italiano
o forse i tedeschi son davvero diversi
un po’ tristi anche se comunisti
poi c’è la gente che batte le mani
alle per sempre giovani attrici italiane
vestite di bianco sfondando la notte
con occhi brillanti e voce che scotta
mentre la gente batte loro le mani
forse ad Amburgo c’è qualcosa di strano
che noi conosciamo che parla anche italiano
la voglia bestiale di non farsi schiacciare
dal tetro linguaggio del dopo ideale
dal tetro linguaggio del dopoguerra mondiale
e come ci appaiono buffi questi tedeschi
coi loro modi sessantotteschi
l’odore del porto scompiglia i capelli
accende la schiena il freddo di agosto
l’odore del porto o di qualche altro posto
e poi è tardi per dormire e mangiare
e nulla che abbia più senso a quest’ora
solo sedersi a fumare e pensare
e guardare il teatro bruciare ancora
e via ancora in scena poi provi a parlare
verso la fine qualcuno capirà
la Storia dei popoli è anche razzismo
collaborazionismo vergogna viltà
forse ad Amburgo noi ci capiamo
anche se non parliamo in italiano
e forse i tedeschi no, non sono diversi
solo un po’ tristi anche se comunisti
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