Pace! Gridano
venendoci incontro
con le braccia
innalzate e tese
Pace!, pestando frantumi di fango e di ossa,
inciampando nelle code dei topi,
neri di fumo,
Pace!, e come chi non capisce cosa chiede
nel chiederci “Pace!”
oscenamente divaricano le bocche malate,
ostentando orrore e paura,
e Noi, più rapidi e puri,
provammo per ciò disgusto e pietà,
Pace!, ed è vero, in quel momento pensammo:
è una trappola, oppure un equivoco,
Pace! essi implorano
sulla nostra esitazione,
emettendo sciocchi ed isterici sorrisi
deturpati da polvere e fame,
simulacri inesplicabili,
socchiudendo fetidi bulbi oculari
scolpiti da incubi e tenebre
ed è vero, infine Noi rispondemmo,
è vero, sì,
i limpidi e tersi figli dello Spirito
a quelli risposero,
PACE! dicemmo,
uccidendoli
Nessun commento:
Posta un commento