Nella mia vita ho perso bottoni,
sia di camicie che di calzoni,
ho perso più volte le chiavi di casa,
ninnoli vari, stilografiche e occhiali,
ho perso il sonno, ho perso le notti,
ho perso il treno lungo i binari,
ho perso tempo e il senso del tempo
in certe giornate crepuscolari,
ho perso gli accordi di molte canzoni,
ho perso la guerra e svariate elezioni,
ho perso il filo di molti discorsi,
ho perso il conto dei soldi e dei morti,
ho perso chissà quante buone occasioni
perdendo tempo a cercare i bottoni,
ho perso la calma, ho perso la testa
e della spesa ho perso la lista,
ho perso un amore, anzi, più d’uno,
ho perso al gioco contro nessuno,
ho perso le cause nei tribunali,
ho perso alcuni degli amici più cari,
partiti per viaggi senza ritorno
mentre io vago sperduto qua attorno
ho perso i foglietti e l’elenco dei nomi
insieme alle tracce dei testimoni,
ho perso il tram e la verginità,
è stato per vero un bel po’ di anni fa,
ho perso il pelo ma non il vizio,
ho perso la fine ma ho visto l’inizio,
ho perso dei sogni la trama sottile
e sangue e capelli a non finire
però a chi dice, sparandosi al cuore,
“tutto è perduto fuorché l’onore”
però a chi dice, da traditore,
“tutto è perduto, anche l’onore”
esorterei queste brave persone
a non perdere il lume della ragione
e se l'avete già perso fate finta di niente
e continuate a fare la vita di sempre