ti riconosco, è un anno che ti tengo nel cuore,
notte nera senza luci di terra in lontananza,
senza luci di case o di cancelli, anche fioche,
notte senza occhi,
tenebra densa, spessa come nebbia,
notte affidata agli orecchi,
notte senza riflessi, scomparsa la luna
i rumori s'amplificano, su pietre e fogliame
scorre un tempo ancestrale,
un respiro bestiale, cinghiali
che stridono e grùgnano, zirli, crocchi,
fischi, bùbole, cròcidi, chiurli,
grughi, zìnzili, cìgoli, bombi, frullo d'ali
grughi, zìnzili, cìgoli, bombi, frullo d'ali
di qualche creatura invisibile,
morsi di roditori voraci,
rettili che strisciano, chimere
che soffiano, ed altri animali,
eppure, malgrado il passo mi porti
verso una svolta che fino all'ultimo
non saprò riconoscere,
cammino
senza averne paura