le mie sconfitte mi guardano mute
aspettando da me una parola un commento
qualcosa che tolga tutti dall'imbarazzo
ma io resto zitto non so che dire
davanti a loro non me la sento
di recriminare né d'incolparle solo perché
sono il frutto finale
di scelte sbagliate
le mie sconfitte mi guardano in silenzio
con gli occhi imploranti
dei bimbi che hanno fame
ogni sera le conto le chiamo per nome
a ciascuna dò una carezza
prima di mandarle a dormire
nello stesso letto dove dormo anch'io
le mie sconfitte mi guardano mute
ed io le guardo a mia volta
ho provato ad abbandonarle un giorno
scaricandole dalla macchina sul ciglio di una strada
hanno trovato subito la via del ritorno
il mattino dopo erano già sulla porta di casa
uggiolanti di felicità
le mie sconfitte non si fanno educare
non so come prenderle
non le posso sgridare che subito
mi si rivoltano contro con cattiveria
non posso scherzarci insieme che subito
mi prendono in giro
quando cerco di parlare seriamente
con una di esse le altre gelose
si sentono escluse
e m'interrompono in continuazione