ai
cani è indifferente
ciò
che agita in maniera dirompente
il
mondo degli umani
gli
basta stare coi loro padroni
del
risultato delle elezioni
non
gliene importa niente
per
quali misteri arcani?
per
quali oscure ragioni?
perché
sanno
che
qualunque risultato elettorale
lascerà
la loro vita uguale?
se
il nuovo governo aumenterà le tasse
o
farà licenziare gli operai
i
cani non lo sapranno mai
né
l'estinzione delle vacche grasse
né
il divieto di matrimonio ai gay
l'incornicerà
con le orecchie basse
e
di certo non si angustieranno
se
per la pensione
ci
vorrà un altro anno
di
lavoro – o altri sei
bella,
la vita loro...
ripartita
fra
la ciotola in cucina
la
passeggiata fatta sotto casa
all'ora
stabilita
la
salita sul divano del soggiorno
e
le carezze della padroncina
per
gli Hunde di Berlino
la
fiaccolata del trenta gennaio
non
significò nulla
per
gli psy di Varsavia
il
tramonto del primo settembre
fu
uguale agli altri
les
chiens di Parigi
il
dieci maggio
cagarono
come al solito
ai
cobaki di Leningrado
l'alba
del ventidue giugno
non
portò alcuna novità
nessun
inu di Hiroshima
abbaiò
più degli altri
il
sette dicembre
per
i cani di Roma
l'otto
settembre recò semplicemente
folate
di un tiepido ponentino
i
cani tacciono
i
cani non capiscono
ecco
il loro vantaggio
rispetto
ai padroni
da
essi amati come sé stessi:
la
mancanza dei presupposti
li
estrania dalle conseguenze
e
li rende felici
fino
all'ultimo
forse
è per questo
che
molti umani
amano
comportarsi
come
cani?
ma
i cani autentici
hanno
una dignità
che
agli umani camuffati
manca
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