Scuola Media Statale “Silvio Berlusconi” - Collegno (Torino)
Anno scolastico 2129-2130
Tesina di storia per esame di terza media di:
Kara Blongetti, classe 3a A
L'EDITTO
DI KARA MC CALL
Kara
Mc Call fu eletta Presidente degli Stati Uniti d'America nel 2112 d.
c.
Proveniva
da una benestante famiglia borghese del New Jersey, discendente da
coloni scozzesi stabilitisi nel Nuovo Mondo già dal XVII secolo.
Nata
nel 2059 d. c., imbevuta di idee progressiste, fautrice della cultura
liberal, la Mc Call si laureò in legge a Stanford nel 2083 d. c. e
iniziò una carriera di avvocato che la portò, nel giro di un paio
di decenni, a dirigere uno degli studi legali più importanti di
tutta la East Coast.
Entrata
in politica, fu eletta governatrice del New Jersey sotto le insegne
del Partito Democratico.
La
campagna elettorale presidenziale del 2112 d. c. fu imperniata sulla
necessità di incrementare le entrate fiscali della Federazione, al
fine di consentire al complesso militare-industriale il mantenimento
degli elevati profitti conseguenti all'alto livello di spesa militare
e all'implementazione delle risorse destinate all'esplorazione
spaziale: la stazione marziana, infatti, inaugurata nel 2098 d. c.,
non aveva ancora raggiunto all'epoca l'autosufficienza energetica e
alimentare, obiettivo che verrà realizzato solo trent'anni più
tardi; mentre, dall'altro lato, la necessità di contenere la spinta
estremistica e terroristica che si levava dalle regioni terrestri
sottosviluppate, connotata spesso da fanatismo religioso, alimentata
e foraggiata dalle leadership russa e cinese, imponeva livelli
tecnologici sempre più elevati nei settori degli armamenti e
dell'intelligence..
Il
dibattito sviluppatosi sul tema in quegli anni all'interno della
Federazione statunitense prevedeva due opzioni: da un lato, un
aumento radicale della tassazione, osteggiato tuttavia ferocemente
dalle classi maggiormente abbienti, quelle senatorie e
imprenditoriali; dall'altro, l'aumento della platea dei contribuenti.
Ciò tuttavia, come ben avvertito dai settori intellettualmente più
evoluti, comportava, secondo la mentalità anglosassone,
l'attribuzione anche del diritto di voto.
Questa
fu la soluzione prescelta dalla McCall e dal blocco sociale che la
sosteneva, non senza, beninteso, contrasti all'interno dell'opinione
pubblica.
Uno
dei primissimi atti della Presidentessa appena eletta fu pertanto la
famosa legge che porta il suo nome, il Citizenship and the needs of
the people Act, meglio noto come l'Editto di Kara Mc Call.
L'Editto
stabiliva che tutti coloro che risiedevano entro i confini culturali
della Federazione avrebbero automaticamente acquisito la cittadinanza
statunitense.
Una
delle principali motivazioni che spinsero la Mc Call a emanare
l'Editto fu quella di voler porre ogni cittadino della federazione
statunitense sullo stesso piano davanti al Fisco in modo da poter
ottenere maggior fondi per le casse federali ormai quasi vuote.
La
Federazione statunitense all'epoca esercitava il proprio dominio (non
solo culturale) su tutto il continente americano, nonché su parte
consistente dell'Asia, esclusa la Cina, e sull'Europa. Quest'ultima
si era dimostrata incapace, nel corso dei decenni, di esprimere una
coerente e unitaria azione di politica estera ed era priva delle
risorse sufficienti a parare le minacce terroristiche che sempre più
frequentemente colpivano il suo territorio; aveva dunque di fatto
dismesso la propria sovranità per quanto riguardava la difesa e
l'intelligence, dipendendo, in questi settori, quasi integralmente
dalla tecnologia nordamericana. L'unico Stato che avrebbe avuto il
know-how e le risorse per realizzare un coerente sviluppo tecnologico
avanzato, cioè la Germania, dopo la breve parentesi egemonica durata
per tutti gli anni '20 del XXI secolo, era stata messa in minoranza
ed isolata nelle attività istituzionali dell'unione Europea dal
blocco guidato da Italia e Francia, a loro volta tuttavia inadatte ad
esprimere una leadership autorevole e in grado di determinare una
politica di sviluppo. L'apporto statunitense ai sistemi di sicurezza
europei era diventato a poco a poco talmente penetrante da mettere la
Federazione statunitense nella situazione di pretendere, in cambio
della propria protezione, un deciso condizionamento delle politiche
economiche dei paesi europei, imponendo restrizioni alle importazioni
di prodotti europei mediante alti dazi doganali e procurandosi spazi
di libero mercato per i propri prodotti. Richieste a cui la debole
Unione Europea non riusciva ad opporre validi dinieghi.
Allo
stesso tempo, tuttavia, l'opinione pubblica europea, e soprattutto
tedesca, esprimeva il proprio disaccordo su politiche economiche
troppo acquiescenti nei confronti della Federazione statunitense,
costringendo i relativi governi a posizioni più rigide verso i
nordamericani. Questi ultimi, di conseguenza, negli ultimi anni del
XXI secolo, rivolsero la loro attenzione ai paesi stabilizzati e
filo-occidentali del Nordafrica, facendone dei partners di primo
livello mediante procedure di vassallaggio che, salvaguardando
un'apparenza di indipendenza formale dei singoli Stati, in realtà
occultavano una situazione di stretto dominio economico-politico.
Lo
storno delle risorse e le politiche inflazionistiche adottate dal
Fondo Monetario Internazionale causarono una gravissima crisi
economica in Europa, che indusse le autorità europee a decretare
l'allineamento dell'euro al dollaro nel 2101 d. c. (determinando in
tal modo di fatto la fine della moneta unica europea ad un secolo
esatto dalla sua nascita) al fine di fronteggiare un calo produttivo
e il consequenziale aumento della disoccupazione, che nelle realtà
economico-sociali europee più fragili, come l'Italia, la Spagna e
anche la Francia, toccò picchi del 50%.
Le
gravissime turbolenze sociali avvenute in Europa nel primo decennio
del XXII secolo, costellate da numerose rivolte armate e
caratterizzate da un grado di insicurezza collettiva quale non si era
più sperimentato almeno dalla guerra dei Trent'anni, nel XVII
secolo, evidenziarono l'incapacità dei governi europei a
fronteggiare le emergenze migratorie (mai cessate ed anzi
incrementate nell'ultimo decennio del XXI secolo a causa della
sovrappopolazione africana e asiatica) e i fenomeni terroristici. Si
verificarono casi di disgregazione statale (l'Italia, ad esempio,
subì nel 2104 d. c. la secessione dei propri territori meridionali,
nei quali si formò un contro-Stato dominato dalle élites della
criminalità organizzata; la Catalogna, a sua volta, si staccò dalla
Spagna l'anno successivo; e in Francia e Spagna riprese vigore la
lotta armata dei paesi baschi; si segnala inoltre il breve conflitto
del 2107 d. c. fra Polonia e Repubblica Ceca con la Slovacchia).
Seguirono periodi di guerra aperta, finalizzati al recupero dei
territori secessionisti sotto il controllo statale. Allo stesso
tempo, si sviluppò in Europa un fortissimo movimento d'opinione che
chiedeva apertamente l'annessione alla Federazione statunitense,
l'unica entità, si riteneva, in grado di pacificare un continente
sventrato da guerre intestine che duravano da ormai una decina
d'anni.
Alcuni
Stati europei (la Polonia nel 2108, insieme a Repubblica Ceca,
Slovacchia, Ucraina, Romania e Stati baltici; l'Italia nel 2110 d. c.
, insieme a Grecia, Belgio, Olanda, Cipro e Turchia; la Spagna l'anno
successivo, insieme a Irlanda e Bulgaria) procedettero addirittura ad
autonomi atti di vassallaggio, adottando quale propria moneta
ufficiale il dollaro, di fatto frantumando i meccanismi istituzionali
dell'Unione Europea, ridotta ad un nucleo di pochi stati, fra cui
Francia e Germania, entrambe tuttavia al collasso economico e
sociale.
La
gravissima situazione europea indusse la politica e l'opinione
pubblica nordamericana a mutare orientamento circa le strategie da
adottare a salvaguardia del continente europeo.
Lo
stesso complesso militare-industriale statunitense dovette
riconoscere che la perdita dell'Europa comportava serissimi rischi
per la stessa sicurezza nordamericana, come dimostrato dalla
dichiarazione del 2108 d. c. dell'OUA (Organizzazione per l'Unità
Africana), che identificava nella Federazione statunitense il “nemico
mondiale” da combattere.
L'Editto
aveva dunque come scopo primario quello di incrementare le entrate
fiscali della federazione statunitense, con l'imposizione di gravose
tasse sui redditi dei neocittadini, ma allo stesso tempo costituì un
estremo tentativo di mantenere salda la coesione sociale e di
recuperare il territorio europeo agli scopi primari della sicurezza
della Federazione statunitense.
L'Editto
venne integrato due anni dopo, nel 2114 d. c., con l' Extension of
rights Act, con il quale fu sancito il formale ingresso nella
Federazione statunitense di tutti gli Stati Europei, ad eccezione
della Francia e della Germania.
In
effetti, la situazione delle popolazioni europee negli anni
successivi all'emanazione dell'Editto, parve migliorare
sensibilmente. Diminuì il senso di insicurezza collettiva e
arrivarono notevoli aiuti economici e sussidi per le regioni più
colpite dalla crisi del decennio precedente.
Il
prezzo pagato dagli europei fu la perdita, anche nominale, della loro
indipendenza. I governi europei vennero a dipendere gerarchicamente
dalla Presidenza della Federazione, che inviò propri funzionari, in
qualità di legati federali, a sovraintendere alla gestione dei
territori acquisiti e dei sussidi inviati.
A
fronte di ciò, agli ex-cittadini europei fu riconosciuto il diritto
di voto, in quanto cittadini della Federazione statunitense a tutti
gli effetti.
Così,
il Presidente della Federazione statunitense del 2116 d. c. fu eletto
da circa 500 milioni di elettori. Le elezioni furono naturalmente
vinte da Kara Mc Call, che fu investita del secondo mandato con una
percentuale quasi plebiscitaria del 70% dei voti validi (con punte
del 90% nei territori europei: da qui l'accusa dell'opinione pubblica
americana di appartenenza repubblicana e conservatrice di
“snaturamento” della società e delle istituzioni nordamericane).
I
neocittadini, indotti spesso ad assumere come atto di lealismo e
riconoscenza il nomen
della
presidentessa Mc Call, cioè Kara, divennero involontari strumenti
della propaganda federale.
Naturalmente,
la promulgazione dell'Editto di Kara Mc Call ebbe conseguenze epocali
non solo sulla conformazione e i nuovi assetti dei territori europei,
ma anche nell'ambito delle relazioni politiche tra la nuova
Federazione statunitense “allargata”, da una parte, e Russia e
Cina, dall'altra parte, da sempre antagonisti alla potenza
politico-militare statunitense.
Le
contrarietà che le due superpotenze manifestarono ai contenuti
dell'Editto, inizialmente sopite per calcoli di convenienza politica,
sfociarono pochi anni dopo nella c. d. “guerra dei confini
marziani”, da molti storici ritenuta la Terza Guerra Mondiale per
l'ampiezza dei territori interessati e il coinvolgimento, diretto o
indiretto, di quasi tutte le Nazioni della Terra.