furono
i cinesi a scoprire il principio dell'antigravità
fu
nel 2282
fu
sulle macerie della Prima Guerra Spaziale combattuta a distanza fra
le colonie di Marte e Europa e la Terra
fu
lavorando sulle teorie della gravità quantistica a loop
se
ci fosse stata ancora un'Accademia a Stoccolma
meglio
sarebbe dire: se ci fosse stata ancora Stoccolma
il
Premio Nobel sarebbe stato certamente assegnato al prof. Hu Sun
Chien, detto il Grande Sapiente,
lui
aveva voluto il motto che accoglieva i visitatori all'ingresso del
Centro di Fisica Universale di Shangai
non
c'è altezza che non abbia al di sopra di sé qualcosa di più alto
Hu
Sun Chien guidava l'équipe di ricercatori che da trent'anni stava
studiando il principio di antigravità
e
rideva spesso
invitava
i suoi collaboratori a ridere spesso
perché,
diceva, “ridere è la conferma empirica che l'antigravità esiste”
formulava
le equazioni e rideva
poi
risolveva le equazioni e rideva
e
quando non riusciva a risolvere l'ultima equazione curvatempo
si
appoggiava alla sedia e rideva
la
mattina in cui i suoi collaboratori Chun Li e Ling Wu gli
annunciarono che i risultati sperimentali confermavano l'esistenza
dell'antigravità
il
Grande Sapiente iniziò a ridere
fu
la risata più bella che udirono da lui
ma
subito dopo Hu Sun Chien si fece serio e telefonò a Pechino
un
anno dopo il Partito del Popolo organizzò una grande parata per
celebrare la Festa Mondiale del 1° ottobre
nelle
vecchie metropoli occidentali la popolazione aveva superato il
terribile inverno del 2282 e stava cercando di ritornare a una
parvenza di normalità dopo le devastazioni belliche
a
quanto pareva, erano in arrivo novità strabilianti dalla Repubblica
Imperiale
l'oscurità
calò come un mantello nero
nessuna
luce sulla piazza
solo
il rumoreggiare della folla oceanica che era convenuta per il grande
evento
un
discreto apparato di sicurezza a tutela dell'incolumità delle più
alte cariche del Partito
Hu
Sun Chien il Grande Sapiente era seduto accanto al Segretario del
Popolo
un
proiettore sciabolò nel buio
si
sentiva una musica di ottoni avvicinarsi
il
gigantesco tendone che chiudeva l'ingresso della piazza cominciò a
scostarsi
altre
luci si accesero
la
musica era sempre più vicina
dal
lembo del tendone apparve la testa di un drago
il
drago uscì fuori librandosi nell'aria
era
lungo trenta metri alto cinque
una
testa lunga e squadrata un corpo bombato color argento di stoffa e
metallo e altri materiali
leggero,
certo, ma anche pesante, a rifletterci poi,
a
cavallo del drago un trombettista suonava
capelli
lunghi corpo magro tunica rossa
poi
comparvero altri draghi di colori diversi
su
ognuno di essi un musicista suonava
i
bambini contavano: tre draghi sassofoni due draghi trombe due draghi
tromboni
la
folla guardava incantata e divertita
i
draghi volteggiavano con elegante lentezza a dieci, venti, perfino
trenta metri dal suolo
le
lunghe code fluttuavano
le
zampe sventolavano drappi multicolori
l'immensa
piazza era ora illuminata a giorno
i
musicisti-cavalieri suonavano una melodia ripetuta facile da
ricordare
tutti
si chiedevano come facessero i draghi a volare nell'aria, a scendere
e risalire
non
c'erano fili ad ancorarli al suolo
non
c'erano razzi o motori o propulsioni apparenti
la
folla accompagnava con la voce il canto degli strumenti
i
draghi sembravano volare per magia
i
cavalieri-musicisti suonando esaltavano la magia del volo senza fili
perché
la musica, come il volo, è magia
il
Segretario del Popolo applaudiva
il
Grande Sapiente Hu Sun Chien rideva forte
il
giorno dopo nelle decadenti metropoli occidentali non si parlava
d'altro
in
particolare nessuno si sapeva spiegare come facessero i draghi a
restare sospesi in aria senza cadere
ma
volteggiando e fluttuando da una parte e dall'altra con grande
eleganza e leggerezza
tenuto
conto del loro peso sommato al peso dei musicisti che li cavalcavano
era
stato uno spettacolo esaltante
unico
nel suo genere
per
una volta tanto la Repubblica Imperiale non aveva impaurito i
cittadini occidentali con l'esibizione di carri armati cannoni
missili e milioni di soldati perfettamente inquadrati e addestrati
le
diplomazie degli esausti stati occidentali avevano tuttavia ben
compreso l'antifona
e
due giorni dopo il Presidente della Federazione Americana Occidentale
e il Presidente della Federazione Finanziaria Europea s'affrettarono
a
inviare alla Repubblica Imperiale
un
formale atto di vassallaggio
camuffato
da alleanza strategica