quando me ne andrò
qualcuno ci verrà al mio funerale
non troppi però
molti avranno qualcos'altro da fare
del resto anch'io
non è che sono sempre puntuale
ragion per cui
non avrò niente da recriminare
se ci sarà chi
si dimenticherà delle mie esequie
se già da vivo
sono invisibile e privo di accessi
ancor di più
quando mi prenderà l'estrema requie
e là sarò
dove si giace senza compromessi
però quei pochi
mi ricorderanno come si deve
con una poesia
o una canzone mia tutta speciale
o un bel discorso
sulla vita ahimè sempre troppo breve
o un bel ricorso
scritto per l'altissimo Tribunale
sarà una festa
quell'ora e mezza di postuma gloria
come per tutti
anche di me diranno: fu il migliore
è una bugia
ma mi godrò quell'inno alla memoria
pensando che
si è così amati sol quando si muore
che tanta lode
di cui avremmo bisogno da vivi
l'udiamo solo
quando il nostro apparato sensoriale
ha spento
per sempre i suoi congegni percettivi
e tutto ciò
se permettete è paradossale
Complimenti, rende l'idea. Ma ci sono molti casi in cui la vita terrestre è, direi, troppo lunga, seuno crede che di là ci sia di meglio
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