I
se esiste un aldilà per gli esseri umani, ebbene, cosa impedisce di pensare che esista anche un aldilà per gli animali? e intendo dire tutti gli animali, da quelli più semplici –come amebe o parameci – a quelli più evoluti – come gli scimpanzè o i bonobo – passando per ogni specie di insetti e di pesci... e tenendo conto, in proposito, che a volte il confine tra l'animalesco e l'umano è labile...
se esiste un aldilà per gli esseri umani, ebbene, cosa impedisce di pensare che esista anche un aldilà per gli animali? e intendo dire tutti gli animali, da quelli più semplici –come amebe o parameci – a quelli più evoluti – come gli scimpanzè o i bonobo – passando per ogni specie di insetti e di pesci... e tenendo conto, in proposito, che a volte il confine tra l'animalesco e l'umano è labile...
sento
già le obiezioni: è la coscienza che fa la differenza, e gli
animali non hanno coscienza di sé, e se non hanno coscienza di sé,
non possono distinguere tra bene e male, non hanno un'anima, e come
possono dunque avere il pensiero di ciò che li attende dopo la
morte?
ma
di questa presunta verità siete proprio sicuri? avete mai abitato la
mente felice di un cane quando vede tornare a casa il suo padrone? o
quella di un pipistrello quando svolazza di notte mangiando zanzare e
moscerini? siete mai stati nei panni della formica incolpevole che
appena ieri s'è vista calare sulla testa la suola della vostra
scarpa, senza poterla in alcun modo evitare? siete mai stati nella
pelle del maiale in fila insieme agli altri suoi consimili in attesa
di essere sgozzato al mattatoio? se gli animali possono soffrire,
piangere, gioire, chiedere, ridere, conoscere la paura... provate a
torturare un cane, fate uno sforzo di crudeltà una volta tanto nella
vita, e vedrete se non soffre come e più di un essere umano... se
gli animali dunque reagiscono proprio come fanno gli esseri umani,
ciò significa che sono consapevoli della propria esistenza, e quindi
coscienti... e allora, perché non potrebbero avere anche loro
un'anima e un aldilà dove andare dopo la morte? è scritto in
qualche libro sacro che se non hai un'anima non hai nessuna dignità
in questo mondo e nemmeno il diritto a un aldilà dopo la morte? chi
decide di cosa è fatta un'anima? e, in definitiva, chi ha mai visto
l'anima di un essere umano?
dunque,
dobbiamo accettare la premessa che l'aldilà, se esiste, deve
esistere sia per gli esseri umani che per gli animali, in quanto
tutti consapevoli della propria esistenza – quindi: coscienti
II
ma se la premessa è corretta, ebbene, perché non dovrebbe esistere un aldilà anche per le piante? non sono anch'esse, palesemente, degli esseri viventi?
II
ma se la premessa è corretta, ebbene, perché non dovrebbe esistere un aldilà anche per le piante? non sono anch'esse, palesemente, degli esseri viventi?
eh,
no, direte voi: se la differenza la fa la consapevolezza della
propria esistenza, allora le le piante non ce l'hanno
ne
siete sicuri? pensate che le piante siano inconsapevoli della propria
esistenza, e quindi del tutto incoscienti, solo perché non ne
sentiamo il grido di dolore quando recidiamo il gambo di un fiore o
strappiamo una foglia dal suo ramo? le piante hanno un'esistenza
lenta e il tempo per esse non ha lo stesso significato che ha per noi
che consumiamo la nostra fiamma in un barlume di ricordi rapidi...
consideriamo le piante appena al di sopra delle cose solo perché non
sappiamo comunicare con loro... ma l'incapacità e l'ignoranza sono i
peggiori mezzi di trasporto che possiamo usare per veicolare il
pensiero... sicché dobbiamo ritenere plausibile che, essendo le
piante degli esseri viventi, esse siano anche in qualche misura
consapevoli della propria esistenza e dunque: coscienti
ne
consegue che l'aldilà, se esiste, deve esistere anche per le piante
III
ma se l’aldilà esiste anche per le piante, perché allora negarlo alle cose?
III
ma se l’aldilà esiste anche per le piante, perché allora negarlo alle cose?
perché
le cose non hanno vita, voi dite, e non avendo vita non può esserci
in esse alcuna consapevolezza della propria esistenza...
ne
siete sicuri? come facciamo a essere certi che un sasso, o un
bambolotto di plastica, o una vite di acciaio, o la carta di un
giornale, non hanno vita? perché escluderlo a priori? perché non si
muovono, perché non respirano? perché non strillano di dolore
quando li rompiamo o non protestano quando li buttiamo via?
se
è per questo, anche le piante non si muovono e non strillano, eppure
nessuno dubita che esse siano esseri viventi...
cosa
ne sappiamo noi della struttura della materia per escludere con
assoluta certezza che le cose non racchiudano una qualche forma
incomprensibile – per noi - di vita al loro interno?
dunque,
l’aldilà, se esiste, esiste per tutti, per tutti esiste un
paradiso che è in attesa di riceverci...
IV
IV
ma
se tutti, esseri umani, animali, piante e ogni oggetto formato o
trasformato nell’universo, se tutti abbiamo un paradiso che ci
aspetta – sempre che ce lo meritiamo -, vuol dire che ci
ritroveremo tutti in un altro luogo, e, poiché ciascuno si
rimescolerà con gli altri, ecco che torneremo al punto di partenza,
come se nulla fosse mai stato...
è
per questa ragione che nel mondo albergano infiniti universi
paralleli, e ognuno di essi è luogo di partenza e allo stesso tempo
luogo di arrivo, ognuno di essi essendo simultaneamente luogo di
esistenza terrena e luogo paradiso per qualunque cosa contenuta
nell’universo che gli sta al fianco...
V
dunque, essendo il nostro universo l'aldilà di quello che gli sta vicino, noi stiamo già vivendo in paradiso, voi e io, animali e piante, e tutta la materia che ci sta intorno... solo che non lo sappiamo, e, totalmente inconsapevoli e ignoranti, crediamo che la vita sia una sola, e sia un inferno, e sia dolore e basta
V
dunque, essendo il nostro universo l'aldilà di quello che gli sta vicino, noi stiamo già vivendo in paradiso, voi e io, animali e piante, e tutta la materia che ci sta intorno... solo che non lo sappiamo, e, totalmente inconsapevoli e ignoranti, crediamo che la vita sia una sola, e sia un inferno, e sia dolore e basta
io
so che non è vero... provate anche voi domani mattina a guardare con
occhi diversi la luce del sole... e gli occhi di un cane e le gemme
schiudersi...
VI
credo che sarebbe bello credere nell’aldilà... sarebbe un pensiero che dà forza e speranza, mi piacerebbe, forse, crederci anch'io... senonché, l'idea che siamo già nell'aldilà di qualcun altro mi impedisce di vedere un aldilà migliore... io sto ancora imparando a vivere, e non mi disturba sapere che quando morirò gli atomi del mio corpo trasmigreranno semplicemente nel contiguo universo parallelo, come materia pronta a trasformarsi in qualcosa che non so nemmeno immaginare
credo che sarebbe bello credere nell’aldilà... sarebbe un pensiero che dà forza e speranza, mi piacerebbe, forse, crederci anch'io... senonché, l'idea che siamo già nell'aldilà di qualcun altro mi impedisce di vedere un aldilà migliore... io sto ancora imparando a vivere, e non mi disturba sapere che quando morirò gli atomi del mio corpo trasmigreranno semplicemente nel contiguo universo parallelo, come materia pronta a trasformarsi in qualcosa che non so nemmeno immaginare
Nessun commento:
Posta un commento