e se Remo avesse
lui
ucciso Romolo, invece di essere ucciso
dopo avere saltato il solco sacro
tracciato dal fratello con l'aratro
per segnare i confini sui sette colli?
e se fosse stato Remo il capellone
a compiere il sacro rito della
fondazione?
la nuova città sarebbe stata
da allora e per sempre
priva di mura
- l'avrebbero chiamata
“Roma-città-aperta” -
e i suoi abitanti non sarebbero mai
partiti
armati di tutto punto
alla conquista del mondo
no, perché avrebbero preferito
spassarsela beati e senza pensieri
stravaccati sulle rive del Tevere
a farsi le canne
le avrebbero offerte ai Galli di Brenno
che per andarsene non avrebbe preteso
vile oro
bensì un carico di erba di prima
qualità
buttando la spada sulla bilancia
per averne ancora di più
e quando un giorno dal sud
fosse comparsa l'armata sannitica
i romani senza mura
le sarebbero andati incontro
suonando e ballando adornati di fiori
sballati come non mai
- e perciò senza alcuna paura
i rudi Sanniti
abituati alle loro montagne pietrose
fatte di dirupi aspri e lupi affamati
si sarebbero arresi dopo mezz'ora
annusando le nuvole di fumo
che i romani si portavano appresso
né re, né consoli, né tantomeno
imperatori,
e quanto all'arcigno Senato, ma
figurarsi!
nulla di tutto questo... le decisioni
sarebbero state assunte dall'assemblea
dei cittadini
con un presidente a rotazione
nominato per una settimana
anche i bambini avrebbero avuto diritto
di parola
anzi, sarebbero stati i più ascoltati
perché i bambini sono adulti in erba
a Canne nessuna memorabile disfatta
nessuna cruenta giornata di sangue
“nomen omen” avrebbero suggerito i
romani nella loro infinita saggezza
offrendo un cannone speciale
al povero Annibale,
all'inizio confuso, ma alla
fine felice
davanti a Cartagine
i romani si sarebbero presentati in
pedalò e camicia a fiori
ma mica l'avrebbero rasa al suolo
niente affatto
avrebbero fatto conoscere la loro erba
di prima qualità,
quella di Canne, per capirci,
a quei Fenici un po' rozzi
abituati a mangiare pesce crudo e
sabbia
e i Fenici li avrebbero ringraziati
regalando loro la Sicilia e mezza
Spagna
così la potenza di Roma avrebbe
dilagato nel mondo
senza produrre neanche un morto,
al massimo qualche viaggio uscito male,
per i provinciali la cittadinanza
romana
sarebbe stata la massima aspirazione
perché aspirare il fumo dell'erba
ai cittadini romani non costava nulla
poiché le assemblee sarebbero divenute
troppo difficili da gestire
a causa dell'elevato numero di
cittadini romani
- praticamente tutto il mondo allora
conosciuto -
ci voleva che qualcuno inventasse
il megafono e poi le videoconferenze
- potenza dell'erba associata
all'immaginazione!
e quando poi fosse arrivata sulla scena
della Storia
la Chiesa cristiana a prendere possesso
di Roma
ne avrebbe ereditato gli usi e costumi
- non avrebbe potuto essere altrimenti!
-
e i Padri della Chiesa avrebbero reso
grazie a Dio
officiando la messa con l'erba offerta
dai confratelli libanesi
- del resto, lo stesso Cristo, figlio
di Maria, cresciuto nella cultura romana,
non aveva detto all'ultima cena:
“prendetene e fumatene tutti”,
secondo quanto riportato dagli
evangelisti?
il buon Paolo sarebbe rimasto a
predicare nel deserto siriano
fino a che sarebbe morto di fame ed
egocentrismo
e il buon Agostino sarebbe stato
dichiarato eretico
con la sua patetica storia del peccato
originale
- l'unico peccato, e neanche tanto
originale,
era quello di rifiutare una canna
quando si poteva fumare agratis -
e molti secoli dopo, a chiusura del
cerchio,
Giordano Bruno sarebbe stato eletto
papa
in Campo dei Fiori, ribattezzato da
allora
Campo dell'Erba...
se fosse stato Remo a uccidere Romolo,
e non il contrario...
ma come poteva farsi uccisore il povero
Remo,
che ignorava il calendario
non aveva orario
ed era così fumato
da non avere mai impugnato
una spada in vita sua
lui saltò solo per fare uno scherzo al
fratello,
nient'altro che quello
purtroppo per lui, Romolo,
contrario alle canne
e attento al calendario,
ubbidiva al suo unico criterio:
prendersi sempre
maledettamente sul serio