lasciavi impronte sulla neve o nel fango
sulle rive dei laghetti di montagna
avara e generosa a un tempo
la terra delle Terre Alte
le zampe si muovevano leggere
nella corsa su e giù per i pendii
dove alta era l’erba e scura la pietra
e le marmotte fischiavano per sfida
sei passata come un alito di vento
nell’universo che tutto ascolta e nulla ode
sei passata come succederà anche a noi
che viviamo di stolta intelligenza
ora sciolta è quella neve marcata dai tuoi passi
e il fango si è ricomposto in altre forme
tu non esisti più e quanto è triste ricordarlo
ma dentro di me hai lasc
iato
un’impronta incancellabile
che solo a te appartiene
la purezza con cui guardavi il mondo
l’innocenza con cui lo hai vissuto
sono doni che invano io rincorro
come un condannato il tempo che gli resta
tu li hai conservati intatti dentro di te
fino all’ultimo sguardo d’amore
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